La magia del Tourbillon

Come funziona questo sofisticato “ingranaggio”? Chi lo ha ideato? Perché gli orologi con tourbillon sono così preziosi? In un linguaggio semplice e accessibile, ecco le risposte a queste e altre domande.
Tourbillon: s.m. turbine, vortice, gorgo, mulinello (anche figurato); tour­billon de vent, ciclone; les tourbillons d’un fleuve, i gorghi di un fiume; le tourbillon de ses pensées, il vortice dei suoi pensieri. Questa la definizione del vocabolario Garzanti. Ma per un appassionato di orologi la parola francese tourbillon significa molto, molto di più. È il sogno, l’apice della tecnica orologiera, il simbolo del lavoro dell’orologiaio più abile e competente, la firma d’autore del fuoriclasse e, infine, uno status symbol per pochi, veri, intenditori.
“Ingranaggio” complesso e sofisticato, il tourbillon fu ideato a fine Settecento da colui che è considerato il padre dell’orologeria moderna, Abraham-Louis Breguet, che lo brevettò nel 1801. Con questa invenzione egli riuscì a migliorare notevolmente la precisione di marcia dell’orologio da tasca (all’epoca, i modelli da polso ancora non esistevano), compensando gli anticipi e i ritardi dovuti all’effetto della forza di gravità. L’orologio da tasca, infatti, soffriva di variazioni di marcia dovute alla posizione in cui era tenuto la maggior parte del tempo: in verticale, riposto in un taschino.
Posizionato sul lato quadrante dell’orologio o sul retro, il tourbillon si presenta come una gabbia mobile che ruota su se stessa, compiendo un giro al minuto, al cui interno sono visibili altri componenti in movimento: il bilanciere, collegato alla molla a spirale, che oscilla attorno al proprio asse; l’ancora, che “dondola” fra due piccoli perni emettendo il classico “tic-tac”; la ruota di scappamento, che gira in modo continuo sul suo asse e interagisce con l’ancora. Questi piccoli pezzi meccanici che si muovono in perfetta sincronia, e allo stesso tempo ruotano intorno all’asse della gabbia, creano un gioco quasi ipnotico di rara bellezza.

Come funziona il tourbillon?
Quando l’orologio non è in posizione orizzontale, la forza di gravità può influenzare il movimento oscillatorio del bilanciere, causando ritardi o anticipi nell’indicazione dell’ora. Questo accade se il bilanciere non è perfettamente equilibrato, ovvero il suo baricentro non coincide con il centro geometrico del bilanciere stesso, dove si trova l’asse di rotazione. In un bilanciere perfettamente equilibrato, invece, baricentro e asse di rotazione coincidono, di conseguenza, in qualsiasi posizione si trovi l’orologio, la forza di gravità non interferisce.
Breguet decise di risolvere il problema montando il bilanciere-spirale in una gabbia che ruota attorno a un asse coincidente con l’asse del bilanciere stesso. In un giro della gabbia, il bilanciere-spirale si trova a oscillare con il proprio baricentro in tutte le possibili posizioni simmetriche rispetto al piano verticale passante per l’asse di rotazione. Grazie a questo complicato espediente, nel corso di una rotazione di 360° del tourbillon, i ritardi e gli anticipi che uno squilibrio del bilanciere provoca nelle diverse posizioni si compensano automaticamente, a tutto vantaggio della precisione.
Oggi, il problema di un difetto nella costruzione del bilanciere è superato e, oltretutto, l’orologio da polso non è costantemente tenuto in posizione verticale come quelli da tasca, tuttavia la passione per il tourbillon non accenna a diminuire.

Perché gli orologi con tourbillon sono così preziosi?
Il tourbillon è un meccanismo piccolo e particolarmente delicato: il suo assemblaggio e la successiva regolazione sono procedimenti lunghi e complessi, cui si deve aggiungere la finitura delle parti che lo compongono, in molti casi lucidate a specchio con un lavoro artigianale che non può in alcun modo essere sostituito da una macchina. La capacità di un’azienda di progettare e produrre in proprio un movimento con tourbillon è indicativa del grado di specializzazione della Casa e delle sue abilità produttive. Un tourbillon, nelle intenzioni di un costruttore, vuole racchiudere in sé tutte quelle caratteristiche di qualità ed eccellenza che sono proprie del marchio stesso. Nella sua realizzazione, una Casa orologiera investirà le proprie risorse migliori e più costose, in termini di qualità e di tempo: le macchine più sofisticate, gli orologiai più bravi, il più accurato controllo qualità, le finiture più elevate, i materiali più pregiati.

I tourbillon moderni
Originariamente il dispositivo del tourbillon era posizionato sul retro del movimento e visibile solo aprendo la cassa dell’orologio da tasca. Con la rinascita dell’orologeria meccanica, negli anni ‘80, che ha visto un grande sviluppo delle complicazioni orologiere, si è riscoperta la magia del tourbillon, introdotto definitivamente nell’orologio da polso. Da allora, nella maggior parte degli orologi, la gabbia rotante del tourbillon è visibile sul quadrante attraverso un’apposita apertura, secondo il modello proposto dalla LIP per la prima volta nel 1948.
Tra i primi marchi a reintrodurre il tourbillon, a vista sul quadrante, negli anni ‘80 vi furono Audemars Piguet e Daniel Roth. Alcune Case orologiere particolarmente fedeli alla tradizione, come Patek Philippe, continuano ancora oggi a nascondere il tourbillon alla vista: un segreto che il possessore del prezioso meccanismo potrà svelare a chi vuole, slacciando l’orologio dal polso.
Nella storia dell’orologeria da tasca merita assolutamente di essere citato un orologio che è diventato il simbolo della Casa che lo ha creato: il Tre Ponti d’Oro di Girard-Perregaux. Il suo movimento è talmente bello ed elegante che, negli anni ‘90, la Casa ha pensato bene di trasformarlo in un orologio da polso, portando a vista sul quadrante il tourbillon e i caratteristici tre ponti in oro dalla foggia a freccia.
Sul fronte odierno, l’offerta è varia e sfaccettata, sebbene si tratti di una tipologia di orologi di altissimo valore, perlopiù declinati con casse in metallo prezioso. Non mancano, tuttavia, esempi di tourbillon con cassa in acciaio, come quelli proposti da Jaeger-LeCoultre, Graham e Zenith. Tra questi, il Master Tourbillon di Jaeger-LeCoultre può fregiarsi del trionfo al concorso di cronometria di Le Locle del 2009 per la sua altissima precisione di marcia, rendendo il giusto omaggio alla motivazione che spinse Breguet a sviluppare questo meccanismo.
Grazie a un nome della moda quale Chanel, dal 2005 possiamo poi annoverare fra gli orologi con tourbillon anche un modello con cassa in ceramica high-tech: si tratta del J12 Tourbillon, non necessariamente un modello da donna. A dedicare un tourbillon espressamente al gentil sesso ci hanno pensato altre Case, fra cui la Chopard, che ha elaborato una versione tutta femminile del suo L.U.C Tourbillon, naturalmente tempestata di pietre preziose.

Nuove frontiere

Il tourbillon è un simbolo della tradizione orologiera, ma questo non ha impedito alle Case di continuare a svilupparne il preziosismo tecnico. Perciò oggi possiamo godere di realizzazioni ancora più sofisticate e visionarie rispetto al tourbillon di Breguet, con gabbie sferiche doppie o addirittura triple, che ruotano disegnando meravigliose evoluzioni sui quadranti di orologi esclusivi, prodotti in pochissime unità per la gioia degli appassionati più esigenti.

Ritratto di Abraham-Louis Breguet, inventore del tourbillon che brevettò nel 1801.

Orologio da tasca n° 1176, venduto a San Pietroburgo al conte S. Potocki, il 12 febbraio 1809, per la somma di 4.600 franchi. L’orologio, in oro, è equipaggiato da un tourbillon a un minuto, doppia indicazione dei secondi e indicazione della riserva di carica (al 6). Numero 1 di una serie di quattro tour­billon prodotti da Breguet, è stato messo all’incanto da Antiquorum il 28 settembre 2007. Al contrario degli orologi moderni, sui modelli storici da tasca il dispositivo tourbillon è visibile solo dal retro dell’orologio.

È del 2005 il primo tourbillon con cassa in ceramica high-tech firmato Chanel. Nel 2010 Chanel ha voluto andare oltre, affidandosi a una delle più prestigiose manifatture di orologeria complicata: la Renaud & Papi (appartenente alla Audemars Piguet), con il cui supporto ha lanciato il Rétrograde Mistérieuse, sempre in ceramica. Il Mistérieuse è un orologio complicato in cui il tourbillon diventa quasi un “accessorio”, posto a fare da contraltare alla speciale corona di carica a scomparsa, posta a ore 3 sul quadrante dell’orologio anziché sul lato della cassa.

La raffinata gabbia in acciaio lucidato a specchio del Tourbillon sous Trois Ponts d’Or di Girard-Perregaux. Il bilanciere che si trova al suo interno è dotato, sulla circonferenza, di viti di regolazione. Al centro è visibile la molla a spirale e, a destra, la ruota di scappamento dorata. Il design del Tourbillon sous Trois Ponts d’Or fu brevettato nel 1884 da Constant Girard e l’orologio, nel 1889, vinse una medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi.

Disegno d’epoca che riproduce la sezione di un tourbillon. Dall’alto, la gabbia (C), il bilanciere-spirale, la ruota di scappamento (sulla sinistra) e, al di sotto della gabbia, una ruota fissa (G). La ruota fissa ingrana con il pignone della ruota di scappamento, che quindi gira intorno alla ruota G, mentre la gabbia gira su se stessa. Più in basso nel disegno si vede il pignone della gabbia del tourbillon (B), che trasmette il moto al treno del tempo per l’indicazione dell’ora.

Orologio con tourbillon Patek Philippe Ref. 929. Il movimento, del 1929, ottenne un bollettino di Osservatorio di Prima Classe per la sua alta precisione nel 1932-1933. Il meccanismo del tourbillon era realizzato da J. Golay-Audemars. L’orologio completo fu venduto nel 1984. Nel 2007 è stato messo all’asta da Antiquorum.

Il Master Tourbillon di Jaeger-­LeCoul­tre presenta la gabbia del tourbillon sul quadrante. Nel 2009 l’orologio si è aggiudicato il primo posto al concorso di cronometria di Le Locle.

Nel 2010 Cartier presenta il suo primo Tourbillon di manifattura: il Rotonde de Cartier Astrotourbillon, risultato di cinque anni di elaborazione presso la Manifattura di La Chaux-de-Fonds. In questo originale orologio, la gabbia del tourbillon non ruota su se stessa in sessanta secondi, ma effettua un giro del quadrante, sempre in un minuto.

Articolo a cura di Dody Giussani

Testo e foto sono tratti dal libro dell’Antica Orologeria Candido Operti

Racconti Preziosi 2011